Le tartarughe d’acqua dolce sono animali affascinanti e molto amati come animali da compagnia. Tuttavia, per prenderci cura al meglio di questi rettili, è necessario comprendere le loro esigenze specifiche in termini di nutrizione, ambiente e cura. In questo articolo, esploreremo i diversi aspetti della cura delle tartarughe, dalle loro diete alle modalità di identificazione delle specie da tenere in casa, passando per il cambio dell’acqua. Se hai appena adottato una tartaruga d’acqua dolce o stai pensando di farlo, continua a leggere l’articolo e soprattutto trova un veterinario esperto di animali esotici a cui rivolgerti nel caso in cui il tuo animale ne avesse bisogno.
Come riconoscere la specie di tartaruga d’acqua dolce
Chi non è mai andato a una fiera e ha comprato una piccola tartaruga d’acqua, con la promessa da parte del venditore che crescerà poco? Ebbene, in realtà non è così! Come tutti gli animali, anche le tartarughe d’acqua se cresciute adeguatamente, raggiungono dimensioni grandi e hanno bisogno di spazio per vivere, come un laghetto.
Ecco perchè riconoscere la specie di tartaruga d’acqua che acquistate, può darvi un’idea di quali sono le sue esigenze e la sua dieta per vivere bene e crescere in forma. La specie più comune è la tartaruga dall’orecchio rosso (Trachemys scripta elegans) e si riconoscono facilmente proprio dal colore dell’orecchio.
Un’altra specie che si trova facilmente nei negozi di animali e fiere è la tartaruga palustre europea (Emys orbicularis), che si riconosce dalle altre specie da alcuni aspetti:
- ha un guscio piuttosto piatto e largo, di forma ovale o circolare, di colore verde o marrone scuro, con macchie gialle o arancioni;
- la pelle è grigio-verdastra o marrone, con striature gialle o arancioni sulla testa, sul collo e sulle zampe. La testa è grande e piatta, con una mascella prominente.
Di cosa si nutrono queste due specie di tartaruga
Come tutte le tartarughe, la loro dieta varia in base all’età, alla taglia e alle condizioni di salute. In generale, entrambe le specie sono onnivore, il che significa che mangiano una vasta gamma di cibi. L’Emys orbicularis si nutre principalmente di insetti, crostacei, vermi, molluschi, anfibi e piante acquatiche. La Trachemys scripta elegans, invece, ha una dieta più varia e può mangiare insetti, molluschi, crostacei, anfibi, pesci, uova e frutta. Questa è la loro dieta in natura!
In cattività, entrambe le specie possono essere alimentate con una dieta a base di cibo commerciale per tartarughe acquatiche, che si possono acquistare in negozi specializzati. Ma è anche importante garantire loro del cibo fresco, come gamberetti, lombrichi, pezzi di pesce, verdure e frutta ed evitare di alimentare le tartarughe con cibi ad alto contenuto di grassi e proteine, come i prodotti caseari, che possono causare problemi di salute.
E’ consigliabile nutrire le tartarughe d’acqua dolce una volta al giorno o ogni due giorni, a seconda dell’età e della taglia e fornire loro una quantità di cibo che possano mangiare in circa 10-15 minuti. In quanto modo, si sporcherà di meno l’acqua e avranno modo di mangiare tutto il cibo.
Inoltre, è importante garantire che l’acqua del loro habitat sia pulita e fresca, cambiandola ogni 2-3 giorni o più spesso se necessario. Con una dieta equilibrata e una cura adeguata, sia l’Emys orbicularis che la Trachemys scripta elegans possono vivere felicemente e in buona salute in cattività.
Le tartarughe d’acqua dolce vanno in letargo?
Sfatiamo questo mito! La scarsa conoscenza di queste specie animali purtroppo li porta a una morte lenta e vengono gettate ancor prima che queste siano effettivamente morte. Informarsi sulla loro specie e su ciò di cui ha bisogno, non solo garantirà loro una vita lunga e felice ma sensibilizzerà le nuove generazioni, che impareranno a conoscere e prendersi cura anche delle tartarughe d’acqua dolce.
Fatta questa premessa, queste due specie di tartarughe d’acqua non vanno in letargo! Tuttavia, è importante sottolineare che queste tartarughe hanno bisogno di un periodo di riposo invernale, noto come “brumazione“. Durante questo periodo, che dura circa 1-2 mesi, la temperatura dell’acqua deve essere ridotta gradualmente a circa 10-15°C, in modo da rallentare il metabolismo della tartaruga e farla riposare.
Durante la brumazione, la tartaruga smette di mangiare e diventa meno attiva, ma non entra in uno stato di letargo completo; è un periodo importante per la salute e il benessere della tartaruga d’acqua dolce, in quanto consente di ripristinare il suo orologio biologico e di prepararla per la riproduzione nella stagione successiva.