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Può sembrare una domanda banale, ma vi è mai capitato di accarezzare il vostro gatto e ricevere all’improvviso un morso o un tentativo di graffiarvi, nonostante manifestasse affetto? Ebbene, questo comportamento dipende proprio dall’accarezzare il gatto nel modo sbagliato.

Quando accarezzare il gatto

Iniziamo col dire che i gatti domestici abituati alla presenza dell’uomo, sono più propensi a ricevere affetto e coccole dai membri della famiglia in quanto si fida di loro. Tuttavia, i gatti hanno un carattere e inclinazione diversa da soggetto a soggetto, segnato anche da esperienze pregresse quando si tratta di un gatto già adulto e adottato.

Altri gatti invece, sempre per carattere, non amano ricevere particolarmente affetto ed è buona norma non costringerlo o insistere ma rispettare questo suo lato caratteriale. Ma come facciamo a capire quando il gatto vuole davvero ricevere carezze?

accarezzare il gatto
foto di pixabay

Se conosci bene il tuo gatto, sai già quali sono le sue abitudini e quando desidera essere toccato. Infatti, è il gatto stesso che richiama l’attenzione del padrone per ricevere attenzioni; si avvicinerà spontaneamente alzando la coda e protraendosi verso di voi per essere accarezzato.

Di solito, quando ci si approccia per la prima volta con un gatto, anche domestico, bisogna allungare le dita per farsi annusare; deciderà lui se avvicinarsi oppure no. Il gatto è disposto quando strofina il muso e le guance e allora sta suggerendo di essere toccato e farà le fusa.

Questi piccoli accorgimenti vi aiuteranno a instaurare un rapporto di fiducia reciproca e a convivere serenamente in casa.

Qual è il modo giusto per accarezzarlo?

Rispondiamo adesso alla domanda qual è il modo giusto per accarezzare il proprio gatto domestico e anche selvatico quando ne troviamo uno. Dovete sapere che il gatto ha delle aree molto sensibili dove preferisce non essere toccato e lo dimostra con soffi e graffi.

Vediamo i punti dove gli piace essere accarezzato:

  • la zona del muso e le guance;
  • sotto il mento;
  • dietro le orecchie;
  • collo

Un’altra zona dove poter accarezzare il gatto è la schiena, ma è importante non farlo mai contropelo e stare attenti che il gatto gradisca in quel momento essere accarezzato proprio lì. Infatti, la schiena è un pò soggettivo, non a tutti piace specialmente quando al tocco hanno dei piccoli spasmi. Quello è un sintomo che bisogna fermarsi.

I punti preferiti sono sotto il mento e dietro le orecchie e c’è un motivo; infatti, in quelle zone sono presenti le ghiandole che producono feromoni e quando le tocchiamo, il loro odore rimane su di noi. In quel momento, il gatto ci sta letteralmente marchiando come loro territorio e di loro proprietà.

Accarezzare il gatto: sai farlo nel modo giusto?
foto di pixabay

Dove non accarezzare il gatto?

Vediamo adesso quali sono le zone dove non accarezzare il gatto:

  • la pancia: anche se si tratta del gatto domestico e ha piena fiducia in voi, il gatto non ama particolarmente essere toccato alla pancia;
  • i cuscinetti e le zampe;
  • la coda e la zona finale.

Alcuni atteggiamenti ci fanno capire quando il gatto non vuole ricevere coccole, come ad esempio si distanzia da noi quando allunghiamo la mano, la coda che si agita, non fa le fusa e si allontana. In quel momento, non bisogna rincorrerlo ma rispettare i suoi spazi.

Questo articolo è stato scritto solo a titolo informativo e non vuole sostituire in alcun modo il parere del veterinario. Per ogni dubbio o comportamento anomalo, chiamare il proprio veterinario di fiducia o la clinica veterinaria a voi più vicina.